Riccia IV & ConcerTirNaNog

Gli applausi.

Voi non vi rendete conto, dico voi che non suonate, quanto sia bello.

Penso di aver fatto la mia prima apparizione in pubblico una decina di anni fa…forse di più…ho una foto che sono davvero piccolo e suono la Eko di mio padre nel teatrino della parrocchia…ma non sono mai stato abituato a prendere applausi.

Sarà che non sono bravo, che non l’ho mai fatto professionalmente.

Sarà che il liscio non paga sotto questo punto di vista, che la gente vuol ballare e non importa molto di chi sta lassù.

Di appalausi non ne prendo molti.

Ieri ho suonato con i TirNaNog, che presto cambieranno nome, come auspica anche il sindaco di Rivoli, nostro grande fan.

Che bella giornata. Gli applausi…

Non c’erano solo i soliti amici, che ringrazio come sempre per la loro pazienza e costanza, ma era anche pieno di sconosciuti che si fermavano.

Si fermavano, interrompevano le loro passeggiate domenicali, perché sentivano della musica, perché erano attirati da una musica. Erano attirati da noi. Anche De Andrè e De Gregori possono piacere al pubblico, sono popolari anche loro, anche se molti non lo riconoscono…e ieri ne abbiamo avuto conferma.

Noi ci siamo divertiti.

Il cappello bianco da narcotrafficante colombiano, che fa molto Venditti anni ’90, De Gregori anni ’80, Dalla “attenti al lupo”, o jazzista anni 40, mi ha portato fortuna. Il mio coefficiente di presenza scenica pareva aumentato. Mi sono quasi sentito insidiare ad Ale il suo terzo posto nella classifica di “ficosità” del gruppo…no, eh?

E così, la gente partecipava.

Il sindaco di Rivoli, uno dei nostri più accaniti fans, come forse vi  ho già detto, ma sapete, ormai, che a me piace ripetere le cose, soprattutto se sono inutili e…ok, mi fermo…dicevo, il sindaco è salito sul palco per chiederci il nostro nome.

Tra l’imbarazzo generale ho dovuto ripeterlo 4  volte, e spiegarne il significato…Tir Na NOg, Terra di giovinezza in gaelico…uff…forse è ora di cambiarlo…”chiamatevi La Meglio Gioventù”, ha proposto lui. E l’idea non mi sembra del tutto assurda.

“Vorrei abbonarmi alla sua rivista”, ho risposto.

Intanto Ale mi diceva piano che c’era Mel, e la vedevo e la salutavo da lontano, e il sindaco parlava, e io sul palco per un momento mi smarrivo, in un fiume tortuoso, e in un attimo tornavo che io ero accecato da Mel, ti ricordi Dario? Non ci parli da 4 o 5 anni, ed eravate così amici, tutto a puttane, (ieri mancava solo Giada e la piazza sarebbe stata al limite del saturo), mi ricordavo, e tra il mio sguardo e Mel, che dice a mio padre “finalmente ce l’ha fatta”, sì Mel, ce l’ho fatta, era il mio sogno, suonare nella piazza della mia città, ce l’ho fatta, in piazza, mentre la guardavo, in mezzo, c’era la ragazza che non voglio finisca così anche con lei, non voglio, CioccoLatina, che finisca così,  e mi accorgo che questi riccioli cioccolatinogeni, non ricci, proprio riccioli, quelli fluidi, niente li può ancora sostituire, nemmeno quelli della Riccia del Giovedì, anche se mi convinco a forza, tanto da riuscirci, di essere sul ciglio di un’altra via, ad annotare la vita di un’altra sconosciuta, ma sempre senza partecipare…a proposito…

 

C’era una giornata da riempire, martedì scorso.

Tra le ultime prove prima del concerto di ieri, tra gli ultimi passi di una tesi che andavo a concludere, ho inventato la scusa di dover andare all’università per controllare delle citazioni su dei fantastici libri che avrei potuto consultare solo lì.

Nelle 5 ore che ho passato in zona Palazzo nuovo, ho fatto svariati incontri. Ho pranzato con Barbara, ho chiacchierato con una mia cugina che non vedo spesso, ho riempito le lacune con i soliti Gioino e Baffo, onnipresenti nei dintorni, ho controllato molte ricce, sperando.

Stavo quasi per tornare a casa.

Dai gradini di via Sant’Ottavio, dove chiacchieravo coi suddetti Giò e Baffo, ho una visione in golfino azzurro, epifania spettacolare di indecisione lontana, inconfondibile esplosione di trucioli neri. La Riccia.

“E’ lei, devo andare, ciao.”

La inseguo per via Verdi, lei entra in una fotocopisteria, cosa faccio?

Entro?

No.

Che dico?

Non ho niente da fotocopiare…

Allora…

Dunque, studio la situazione.

Bravo Dada, guarda quelle panchine…perfette, io mi siedo lì, e aspetto che esca…

Dopo circa mezzora, col cellulare nella mano destra, per fingere al momento opportuno di essermi seduto lì per caso, per mandare un sms, freddo assurdo per essere maggio, brezza solleticosa che non ti lascia tregua, brrrr, ma non è possibile, è primavera…che ore sono? Maledizione, perché non esce, non posso stare qui all’infinito, uffa, che freddo…zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz…eccola.

– Ciao.

– Buongiorno principessa!!! …avrei voluto dire, ma non ho avuto il coraggio…

Ciao, ho detto.

-…Ma…ci incontriamo dappertutto!

– Se mi lasci il numero possiamo incontrarci anche meno casualmente…ho pensato, e non ho detto.

Dopo avermi mostrato i 34 chilogrammi di libri che aveva appena finito di fotocopiare, mi dice che deve andare a restituirli in biblioteca, e poi a studiare.

– Che fai invece tu, qui?

– Mah… girovagavo…mi piace girare da queste parti

– Ah sì?…io inizio a odiare questo posto…voglio il mare!

Maledizione, oggi non ne azzecco una, pensavo…

– Ti và un caffè?

– No, devo andare in biblioteca, e poi a studiare.

Eh già, a studiare…dov’è già che ho sentito questa frase? …ah sì, in una canzone! In una canzone mia…vabbè, anche in una di Vasco…ma che c’entra…è una citazione…anzi in 600 parole c’è pure una citazione diretta di Non l’hai mica capito…"Uh ti voglio bene uh ti …"…ufff …ma cosa parlo con voi…sempre lì a criticarmi, che copio le canzoni…

A proposito, ho scoperto che La Riccia del giovedì è identica a Yuppies di Barbarossa…e il Panetta me la sta già parodizzando con la storia del ministro della difesa (vedi commenti a intervento precendente…)…e io lo sto aiutando…

Arrivo a parodizzarmi da me…d’altronde ho toccato il fondo, con ‘sta storia…non posso mettermi pedinare una ragazza…tanto più che è palese che non ci sia trippa per matti.

Non le ho nemmeno chiesto il numero, non le ho detto che ieri avremmo suonato…ho solo salutato con un “ci vediamo venerdì”, che Prono riceveva di venerdì, ma tanto sapevo che venerdì non l’avrei vista.

Venerdì non l’ho vista.

Avevo perfino preparato un cd per lei…canzoni mie…sì, per tirarmela, Giada mi ha detto che devo valorizzarmi di più se voglio piacere alle donne.

E lei non è venuta.

Ho regalato il cd a una mia compagna di università che non vedevo da un bel po’ e che ho incontrato lì, e che mi ha fatto notare che ho delle lentiggini sul naso, e io non lo sapevo, e tutto questo è molto inquietante, dal momento che sto leggendo Uno, nessuno e centomila di Pirandello, le cui speculazioni filosofiche hanno inizio proprio dal naso del protagonista, che non si era mai accorto di averlo storto, e quando sua moglie glielo fa notare, lui inizia a pensare che gli altri lo vedono diversamente da come lui si vede, e…Comunque ho pranzato con lei e altre amiche sue…ora conosco molti particolari incredibili della vita di una di loro, che ha pensato di raccontare proprio venerdì, e io intanto mi ripetevo, Dario, sei fortunato ad avere una vita così piatta…ti preoccupi della Riccia, e i tuoi problemi sono incredibilmente nulla al confronto di quelli di questa ragazza bionda di 28 anni.

Vai a casa, anzi senti Marco per accompagnarlo da Merula a comprare l’ampli del basso…chè domenica c’è il concerto in piazza, e lascia perdere ‘sta Riccia…

 

Ah! Giusto! Il concerto in piazza! Dicevo…un attimo, un attimo è durato tutto questo gioco di linee melodiche di sguardi tra me e il passato, che mancava solo Giada, perché non poteva venire, e se fosse venuta sarebbe stato meglio perchè ha avuto un piccolissimo incidente in moto, niente di grave, ma povera piccola…e poi di nuovo il palco con gli strumenti, il sindaco che scende, lo ringrazio, vuole per forza i bis, noi non li abbiamo preparati, ma c’è gente, vogliono sentirci suonare, io ho voglia di suonare, suoniamo.

Creuza de mà, in un coro a cappella che non mi sarei aspettato.

Bella ciao, classica.

Basta, adesso faccio una canzone mia.

CioccoLatina. La dedico ai riccioli castani lì davanti, ma non lo dico, lei tanto lo sa. E come ammetto nella canzone stessa, non riesco nemmeno a guardarla negli occhi. Forse un attimo.

Non riesco ancora.

Che bella giornata. Il concerto è andato bene. L’UomoPerfetto mi passerà le foto, le sceglierò e le meritevoli finiranno sull’apposita sezione di questo blog.

 

Stamattina, in comune, ho consegnato il borderò SIAE, e ho ricevuto complimenti e auguri per la mia “carriera”…pensavano che fossi bravo, che fosse il mio mestiere o che almeno stessi facendo il possibile affinché lo diventasse.

Ma torniamo sulla terra.

E’ la stessa storia della Riccia.

Ho puntato a qualcosa che so già che non avrò mai, perché è troppo, perché non lo merito, perché è la realtà.

 

Gli applausi si spengono e la gente si dirada. Torno ad essere nessuno, mentre passeggio per una Rivoli gremita di gente, confuso nel mondo indistinto e tiepido delle sette di sera di una domenica di maggio qualsiasi.

 

Questa vita ci scorre davanti

Sarà il momento di salirci su

Riccia del giovedì, addio,

questo bus* mi pare il mio…

 

  

 

 

*Panetta propone di sostituire la parola bus con “trenino”, e di iniziare il video della canzone con la Riccia che mi saluta: “ah, devo andare, questo è il mio!”…passa un trenino-samba e vi si attacca…

10 thoughts on “Riccia IV & ConcerTirNaNog

  1. Federico ha detto:

    I saggi sono coloro che si adattano agli eventi, alla realtà.I pazzi sono coloro che cercano di adattare la realtà a sè stessi.Se ne deduce che il mondo non può che progredire, la realtà non può che essere deviata da chi pazzo è. Chi è saggio non cambierà mai le cose.Insomma, non essere saggio, suona!

  2. Dario ha detto:

    Hai visto le registrazione del concerto, Dario? Sì, vero? Ahahahaha!!!!…Quindi ora sai anche che hai sbagliato tantissimo…poveretto…ihihihih…però la fisa l’hai suonata bene…come dici? La fisa non si sentiva?…ma non mi dire! Per una volta che la suoni bene? La fisa…AHAHAHAHA…non dirmi che era scarica la batteria dei microfoni!!!!..Che deficiente!!!! AHAHAHA…Alla Maison Musique ti dimentichi di attaccare la chitarra all’impianto…ihihih…e suoni e canti con la chitarra muta…e domenica….ahahahahahahahahah!…non cambi le batterie agli AKG della fisa?!!!…ihihih…e per una volta che azzecchi tutti i difficili fraseggi del Pescatore (e sai quanto ti sei sbattuto per impararli) …il pubblico…NON LI SENTE!!!!! AHAHAHAHAHAHAH…
    Beh, a questo punto…mi sembra ora di attaccare…zzzzzzzzzzZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
    ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ…………………

  3. Una voce ha detto:

    Nota per rimorchiatore di belle speranze – Potevi entrare e fotocopiare la tua carta d’identità! E’ credibile: tutti hanno bisogno prima o poi di una fotocopia del documento di identità…
     
    ‘Sta storia sta diventando più appassionante ogni giorno che passa…
     
    Baciotti
     
    :c ) 

  4. Il Signor G ha detto:

    VOGLIAMO LE FOTO!SUL CONTINUARE A SUONARE SAI COSA NE PENSO..

  5. Unknown ha detto:

    A Lucio Dalla… e muoviti con sto numero!
     
    Ci sentiamo prossimamente per la nuova ed entusiasmante puntata della soap opera: "La riccia del giovedì"… creato dalla mente malata di Dario De Seppo, con la partecipazione straordinaria del Prof. PORNO…
     

  6. Una voce ha detto:

    Sono passata di qui a chiedere aggiornamenti: novità?
     
    Grazie per i messaggi che mi lasci, sei un angelo piovuto dal cielo con tanto di arpa celeste???
     
    :c )
     
    Buona giornata!

  7. Una voce ha detto:

    Peccato per l’arpa celeste… già ti vedevo penzolare da qualche nube con le alucce e la tazzina di caffé!!
    Bacio

  8. Una voce ha detto:

    No, non sono proprio riccia, ho i capelli "selvaggi", mossi e indomabili, e tanti… sono davvero tanti…
    :c D
    Diciamo che sono la "selvaggia del lunedì"!!

  9. Una voce ha detto:

    Saluto veloce con augurio di ottima giornata.
    Bacio

  10. Una voce ha detto:

    Allora? ‘Sta riccia? Che è successo? Non mi dire che ha fatto la piastra ai capelli ed è diventata più liscia di Raffaella Carrà???
     
    Come finisce la storia?????
     
    Un bacio

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